Scenario
L’utente verrà invitato a scaricare un’app attraverso un QR code posizionato in un pannello all’ingresso del museo. Al visitatore, attraverso una narrazione audio integrata con il testo, viene invitato a cercare all’interno della collezione il simbolo del progetto per poi interagire, tramite la realtà aumentata, con gli oggetti esposti. Saranno chiesti al fruitore di inserire il suo nome e di scattarsi un selfie che creeranno, alla conclusione del percorso dei prodotti digitali come, ad esempio, una foto con cornice che inserisce il viso dell’utente all’interno del clipeo funebre abbozzato.
Intentions & Processes
Scopo: Cogliere i dettagli attraverso il processo di identificazione del fruitore
il concept finale prevede che vi siano altri oggetti coinvolti nel percorso. Il filo conduttore sarà quello di identificare elementi che, sebbene presenti nel passato, ancora oggi fanno parte della nostra quotidianità. Ad esempio si può pensare alla vetrina con gli oggetti personali – monili – presenti nella prima sala oppure alla serie di vasi con elementi antropomorfi. La realtà aumentata può essere declinata in maniera differente a seconda della natura dell’oggetto e del possibile meccanismo di identificazione del fruitore. Il progetto potrebbe coinvolgere vari oggetti della collezione del museo ed è pensato per un target trasversale.
Hardware
Strumenti e tecniche utilizzati: appinventor, mobile device, schermo video, cuffie, pannelli in polistirolo, cartapesta
Oggetti della collezione interessati: lastra marmorea celebrativa con damnatio memoriae; clipeo funebre da sarcofago abbozzato ( se il progetto sarà implementato, sono stati considerati:)
Team
Chiara Cecchetti (maker), Anna Guerra (comunicatore), Giacomo Bandiera (esperto contenuti), Alexandra Marin (designer), Letizia Musaio Somma (maker), Ivan Iovine (sviluppatore), Julliette Chalard-Deschamps (mediatore)